Kandahar, Karzai sfugge a un attentato

KANDAHAR - Un uomo armato che spara sull'auto del presidente afgano Amid Karzai poco fuori dalla residenza ufficiale del governatore della provincia, le guardie del corpo americane che rispondo al fuoco e tre morti che restano sull'asfalto. Bastano pochi minuti è la visita del presidente nell'ex roccaforte dei Taliban si trasforma in tragedia. Karzai era sulla sua automobile e stava uscendo dalla residenza del governatore che aveva incontrato in visita ufficiale. All'improvviso verso l'auto sono stati sparati dei colpi da parte di un uomo in divisa dell'esercito afgano probabilmente aiutato da altri due complici. Le guardie del corpo americane hanno immediatamente reagito e risposto al fuoco uccidendo tre persone, tutti e tre facenti parte del commando seondo le prime ricostruzioni. Karzai è stato subito messo in salvo e, come si sono affrettate a precisare le fonti ufficiali, è rimasto praticamente illeso.
Ferito, anche se livemente, Gul Agha Sherzai governatore della provincia di Kandahar che aveva incontrato il presidente poco prima e che, forse, era il vero obiettivo dell'attacco. Il ministro degli esteri afghano Abdullah Abdullah punta il dito accusatore contro l'organizzazione terroristica al Qaeda per il fallito attentato alla vita del presidente Hamid Karzai, nonché per la strage perpetrata con l'esplosione dell'automobile-bomba saltata in aria stamane nella capitale afghana. "Al Qaeda, o elementi di al Qaeda, potrebbero esserne i responsabili", ha dichiarato Abdullah ad una conferenza stampa, tenuta poche ore dopo che Karzai era sopravvissuto all'attentato alla sua vita ad opera di un sicario, rimasto ucciso dalla scorta dei militari USA.
Secondo Abdullah, è stata ancora al Qaeda ad organizzare l'esplosione dell'autovettura che stamane ha provocato un massacro a Kabul. "Qualunque cosa sia - ha detto il ministro degli esteri afghano - è collegata con la medesima organizzazione terroristica".


La Repubblica
5 settembre 2002