Kabul, due autobomba in centro trenta morti e decine di feriti

KABUL - Il terrore è tornato a Kabul: l'esplosione di due autobomba nella zona del bazar ha causato una trentina di morti e decine di feriti (50 per il portavoce del governo afghano Samal Omar, un centinaio per il fondatore di Emergency Gino Strada). L'attentato ha devastato il quartiere commerciale, nel cuore della città. L'esplosione è avvenuta alle 14.55 ora locale (le 12.25 italiane) in prossimità del ministero dell'Informazione. La polizia ha finora rimosso una trentina di corpi e evacuato oltre 20 feriti. A quanto ha riferito la Cnn, testimoni oculari raccontano di decine di feriti portati via nelle ambulanze e di almeno quattro cadaveri trasportati via.
"Contare i morti, quando sono a pezzi, è difficile": lo ha affermato Strada, precisando che una delle vittime non ce l'ha fatta a superare un intervento d'emergenza. "E' un ragazzo di 14 anni - ha spiegato -. L'hanno portato al nostro ospedale con una scheggia nel cervello. L'abbiamo operato, ma non si è svegliato dal coma".
Secondo un bilancio provvisorio "i feriti sono sopra ai 100 - ha aggiunto Strada -, 52 feriti gravi sono stati portati all'ospedale di Emergency". Un'altra trentina almeno, con ferite più lievi, si trovano altrove. Non ci sono stranieri, sono tutti afgani, ha precisato, tre militari e gli altri civili. "Un paio d'ore dopo l'attentato il conto dei feriti ricoverati da noi era di 52" ha detto il responsabile di Emergency riferendo le notizie che gli giungono a Mantova (dove si trova ospite del Festival della letteratuta) dall'ospedale dell'organizzazione medico-umanitaria nella capitale afgana. "Per altri 30 o 40 con lesioni minori sono state trovate sistemazioni periferiche dopo che erano stati visitati da noi".
L'ospedale di Emergency a Kabul si trova a circa 500 metri dall'ambasciata d'Italia. Qui o nell'altro ospedale di Emergency a Panshir, ha precisato Gino Strada, vengono portate tutte le persone che subiscono gravi lesioni in episodi di guerra o di terrorismo. "Le tre sale operatorie stanno lavorando a pieno regime dopo l'attentato" ha riferito Strada. "Il grave problema è quello della disponibilità di sangue per le trasfusioni. Al momento abbiamo soltanto 30 sacche di sangue. I nostri medici stanno già attivando i responsabili militari italiani per le donazioni". Altro sangue per i feriti arriverà dalle donazioni dello staff afgano di Emergency, "e dai parenti stessi dei feriti, non appena potranno essere tutti avvertiti e cominceranno ad affluire nell'ospedale". L'attentato è stato compiuto con due veicoli carichi di esplosivi che sono saltati in aria contemporaneamente nelle adiacenze di un albergo. Alcuni testimoni raccontano che la prima esplosione non è stata molto forte e la seconda, poco dopo, è stata molto più potente. Gli edifici intorno al luogo dell'esplosione sono stati danneggiati ma non si conosce ancora quale potesse essere l'obiettivo. Abitanti della zona hanno raccontato che è stata la più forte esplosione a Kabul da quando è andato al potere il governo di Hamid Karzai. La zona è subito circondata dai soldati afgani e dai militari americani e di altri paesi che compongono la forza internazionale di pace.
Il vice capo della polizia a Kabul, Mohammad Khalil, ha incolpato al Qaeda, i talebani e l'ex-capo della guerriglia e primo ministro in esilio Gulbuddin Hekmatyar. "Hanno mostrato ancora una volta il loro lato oscuro", ha detto. "Questo è un posto militare? E' un posto di americani", ha aggiunto, riferendosi alle forze Usa che hanno aiutato all'estromissione dei talebani dal potere in Afghanistan e alla caccia ad al Qaeda. Decine di soldati sono stati visti esaminare i resti di un taxi in cui si pensa sia stato innestato l'ordigno. Tra i feriti ci sono alcuni funzionari del ministero dell'Informazione, che si trova a circa 50 metri dal luogo dell'esplosione

Corriere della Sera
05/09/2002